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Sanzione per il non aggiornamento secondo ECM. Prof. Gherlone, necessario un controllo ma anche incentivi. Linetti (CNFC) non è ancora possibile certificare i crediti
[mercoledì 19 settembre 2012]

Sul tema dell’opportunità di sanzionare o meno gli iscritti all’Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri che non acquisiscono i 150 crediti imposti dal sintema ECM, tornato attuale dopo l’approvazione del decreto attuativo sulla riforma delle professioni, interviene il prof. Enrico Gherlone -già referente per l’odontoiatria presso il Ministero della Salute e componente del Consiglio Superiore di Sanità- attraverso una intervista pubblicata sull’ultimo numero de Il Dentista Moderno di settembre.

“Senza sanzioni non può esserci alcun obbligo”, dice il prof. Gherlone. “Purtroppo, in Italia, su 54 mila dentisti, quelli che si aggiornano sono un numero abbastanza esiguo, una bassa percentuale. Certo, l’aggiornamento può essere fatto anche in modo autonomo, tuttavia, che ci sia un controllo e che questo venga esercitato anche dall’Ordine, la ritengo una cosa corretta. Il Ministero della Salute ha lavorato molto su questo tema. Rispetto ai provider, invece, l’ideale sarebbe stato averne solo di istituzionali, come voleva in un primo momento il Ministro Fazio, ma visto che la proposta non è risultata percorribile, c’è stato un allargamento. Oggi, fortunatamente, dopo un’importante scrematura, sono rimasti i provider più qualificati, a garanzia di maggior qualità dei corsi proposti. Anche nel nostro settore questo giro di vite ha avuto qualche conseguenza: le associazioni più importanti stanno cercando di accorparsi per diventare provider accreditati. Detto questo, sono convinto che, oltre alle sanzioni, sarebbe auspicabile che si introducessero anche incentivi, proprio per i liberi professionisti, i soggetti più penalizzati da questo sistema”.

Ma se nel 2013 scadranno i tre anni a disposizione dei professionisti sanitari per ottemperare a quanto previsto dall’ECM, ovvero reperire i 150 crediti formativi, chi certifica che questo è avvenuto?

“Per ciò che concerne la certificazione dei crediti –scrive Maria Linetti, segretario Commissione Nazionale per la Formazione Continua su di un forum dedicato alle questioni ECM- l’Accordo Stato Regioni prevede che ad essa provvederanno Ordini, Collegi, Associazioni professionali e rispettive Federazioni. Per tale finalità è stato istituito il CoGeAPS: si tratta dell’organismo deputato alla gestione dell’anagrafe nazionale dei crediti formativi, che avrà il compito di trasmettere a tutti gli Ordini, Collegi, Associazioni professionali e rispettive Federazioni, i dati necessari affinché gli stessi possano certificare al termine del triennio formativo i crediti acquisiti. In riferimento a ciò è stato attivato uno specifico progetto tra l’Age.Na.S./Segreteria della Commissione Nazionale per la Formazione Continua ed il CoGeAPS stesso. Trattandosi di attività in corso di perfezionamento, anche le procedure di help desk per la certificazione dei crediti da parte di Ordini, Collegi, Associazioni professionali e rispettive Federazioni sono in via di definizione”.

Anche dal CoGeAPS ammettono che la certificazione dei crediti che spettano agli Ordini, Collegi e Associazioni sono varie e complesse.

“A fronte di un ruolo così ampio e rilevante ai fini del programma nazionale ECM –spiegano sul loro sito- c’è oggi una deficitaria conoscenza delle attività che questo comporta e degli strumenti a disposizione degli stessi Ordini, Collegi e Associazioni professionali per svolgerle, anagrafe in primis”.

Per questo il Co.Ge.APS è impegnato in un tour informativo nei principali Ordini per informare su come funzionerà il sintema.

Tornando al tema, sanzioni si o sanzioni no, la considerazione più ovvia che noi possiamo fare è che se nessuno può ancora certificare se l’iscritto si è aggiornato è difficile pensare che possano essere applicate le sanzioni disciplinari come indicato dalla riforma delle professioni.

Sull’argomento leggi anche:

[14/09/2012] Per ora nessuna sanzione per i medici e dentisti che non si aggiornano. Bianco (Fnomceo) necessaria la modifica del codice deontologico. A Cernobbio torna la Conferenza nazionale ECM

[18/09/2012] D’Achille (CAO Bologna): ECM le sanzioni per chi non si aggiorna sono già previste. Dobbiamo garantire ai cittadini che gli iscritti sono professionisti coscienziosi perché si aggiornano


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