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PRACTICE MANAGEMENT: Il costo ed il valore della salute; come devo confrontarmi con i miei competitors: viaggi, beauty farm, automobili etc. ?
[lunedì 11 marzo 2013]

Fitch, l'Agenzia internazionale di rating, nel comunicato con il quale declassa l’Italia prevede una contrazione del Pil italiano dell'1,8% nel 2013, il debito sarà invece vicino al 130%. La recessione più profonda e lunga del previsto, si legge, e "mette a rischio lo sforzo di risanamento di bilancio e aumenta i rischi del settore finanziario".

Questo significa che le persone stanno modificando il processo decisionale di acquisto per essere più valutative, cioè per determinare molto attentamente l'analisi dei propri reali bisogni e delle proprie necessità. Il mercato si ferma, la spesa si contrae, i consumi scendono, i posti di lavoro mancano, ...

Questo modifica immediatamente il processo di scelta sui consumi.

A vantaggio dei professionisti della sanità, c'è la considerazione che la loro prestazione sarà più forte se i pazienti sceglieranno il "bene fiducia". La prestazione sanitaria vince sui beni voluttuari, la salute diventa la vera felicità. Le discriminanti saranno solo il prezzo e la reputazione del professionista; su questi due elementi il consumatore/cliente/ paziente costruisce già oggi che siamo all'inizio, una miscela esplosiva, detonante.

Non solo il prezzo, ma neanche solo la reputazione, il valore percepito è costituto dal loro bilanciamento.

A questa prima riflessione si aggiunge la seconda importante analisi: cioè che la ridotta capacità di spesa mette in condizione le persone di effettuare sempre una scelta di valore e trasforma il semplice costo di un acquisto, in un investimento. Un assunto che che la sanità privata sappia deve sapere competere in uno scenario dove i bisogni secondari (auto, telefonino, beauty farm,...) possono distrarre la spesa disponibile del singolo o della famiglia.

Sono diversi gli studi analitici longitudinali e multicentirici in tal senso tra tutti l’articolo che  Betsey Stevenson & Justin Wolfers, pubblicarono nel 2009,  dal titolo: "The Paradox of Declining Female Happiness," (American Economic Journal: Economic Policy, American Economic Association, vol. 1(2), pages 190-225, August). Articolo, oggi è sulla prestigiosa "The National Bureau of Economic Research" ed è la conseguenza, nonché la conferma, di un precedente articolo/ricerca, svolto sempre da loro nel 2008 ("Happiness Inequality in the United States," Journal of Legal Studies, University of Chicago Press, vol. 37(S2), pages S33-S79, 06).

Ma qual’è il senso di questi studi?

Gli autori hanno dimostrato che in quest'ultimo decennio alla crescita della soddisfazione dei bisogni secondari (Life Satisfaction), non corrisponde più la crescita della felicità (Happiness) nelle persone. La felicità è esser sani, investire in salute. Occorre però che i professionisti della salute siano competitivi e che sappiano adattarsi a questo veloce cambiamento in corso...

I bisogni primari sono i bisogni che soddisfano le esigenze primarie dell’uomo, quali il bere e il mangiare, legati alla sopravvivenza, i bisogni secondari nascono dopo aver soddisfatto i primari, quindi nascono dal desiderio di possedere beni di consumo (una macchina, un pc, ad esempio) i bisogni terziari sono quelli legati alla stima, all'autorealizzazione.

La crisi finanziaria ed economica, la modifica dei processi decisionali di acquisto del pazienti/clienti/consumatori, la ricerca della felicità nel valore della salute e non più nei bisogni secondari costringono i professionisti della sanità ad essere competitivi e di adattare l'offerta alla domanda.

L'obiettivo principale del corso

L'obiettivo principale del corso Un weekend con il marketingche terremo ad Asti è proprio quello di indicare come aumentare il vantaggio competitivo nella gestione dello studio dentistico e dell'attività libero professionale.

Antonio Pelliccia, Francesco Gallucci: Esperti di comunicazione e marketing

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